Il recupero dei metalli preziosi riguarda l’estrazione del rodio, del platino, del palladio e dell’oro da diverse tipologie di rifiuti.

La lavorazione finalizzata al recupero dei metalli preziosi si articola in una serie di passaggi che iniziano con la raccolta dei rifiuti e il loro stoccaggio; dopodiché essi vengono macinati e bruciati, in modo tale che si producano delle ceneri che saranno caratterizzate attraverso il titolo del metallo prezioso che è presente all’interno. I diversi metalli preziosi a questo punto vengono affinati. 

rifiuti che sono adoperati per questo ciclo produttivo possono avere provenienze differenti e, di conseguenza, caratteristiche diverse, come nel caso delle marmitte catalitiche. Una volta raccolti, i rifiuti sono stoccati e poi spostati con dei muletti verso il punto in cui saranno macinati.

Come si è detto, i rifiuti una volta macinati sono destinati a essere bruciati. Il ricorso ai forni a griglia per la combustione dei rifiuti rende possibile la raccolta delle ceneri in cui sono presenti i metalli preziosi che devono essere recuperati. 

Le ceneri, a loro volta, sono omogeneizzate e poi campionate, in modo tale che sia possibile identificare il titolo dei metalli preziosi presenti all’interno. Così si può anche decidere quale iter seguire per recuperare i metalli.

La fase seguente è costituita dall’affinazione: nel caso dell’oro si ha a che fare con una dissoluzione acida, con il metallo che viene filtrato e poi precipitato.